« I nostri programmi sono decisamente rivoluzionari le nostre idee appartengono a quelle che in regime democratico si chiamerebbero "di sinistra"; le nostre istituzioni sono conseguenza diretta dei nostri programmi; il nostro ideale è lo Stato del Lavoro. Su ciò non può esserci dubbio: noi siamo i proletari in lotta, per la vita e per la morte, contro il capitalismo. Siamo i rivoluzionari alla ricerca di un ordine nuovo. Se questo è vero, rivolgersi alla borghesia agitando il pericolo rosso è un assurdo. Lo spauracchio vero, il pericolo autentico, la minaccia contro cui lottiamo senza sosta, viene da destra. A noi non interessa quindi nulla di avere alleata, contro la minaccia del pericolo rosso, la borghesia capitalista: anche nella migliore delle ipotesi non sarebbe che un'alleata infida, che tenterebbe di farci servire i suoi scopi, come ha già fatto più di una volta con un certo successo. Sprecare parole per essa è perfettamente superfluo. Anzi, è dannoso, in quanto ci fa confondere, dagli autentici rivoluzionari di qualsiasi tinta, con gli uomini della reazione di cui usiamo talvolta il linguaggio »

lunedì 24 agosto 2009

ORA BASTA.... GIU' LE MANI DALL'INNO D'ITALIA

Siamo alle solite...., per nascondere il totale fallimento del proprio Governo, il Cavaliere ha deciso di sguinzagliare i Leghisti, che per l'ennesima volta tornano quindi alla carica sull'Inno d'Italia, che vorrebbero sostituire con il Va Pensiero.

Adesso però è ora di smetterla, che c'azzecca il Va Pensiero con l'Italia ? Se i Leghisti avessero studiato la Storia quand'era ora invece di aspettare l'edizione tradotta in "Lumbard", saprebbero che il Va Pensiero narra della nostalgia del popolo ebraico per la propria Terra quindi, ripeto, che cavolo c'azzecca con l'Italia ?
Vediamo di fare le cose per bene : riporto il testo dell'aria "Va Pensiero"

Va, pensiero, sull'ali dorate;
Va, ti posa sui clivi, sui colli,
Ove olezzano tepide e molli
L'aure dolci del suolo natal!
Del Giordano le rive saluta,
Di Sionne le torri atterrate...
Oh mia patria si bella e perduta!
O membranza sì cara e fatal!
Arpa d'or dei fatidici vati,
Perché muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto raccendi,
Ci favella del tempo che fu!
O simile di Solima
ai fati
Traggi un suono di crudo lamento,
O t'ispiri il Signore un concento
Che ne infonda al patire virtù!

Ora, mi viene da chiedere : perchè mai un italiano dovrebbe volgere il proprio pensiero alle rive del Giordano, o a Sionne ? Ma fatemi il piacere.....
Un Inno Nazionale, non deve essere solo musica, ma deve suscitare in noi il ricordo ed il desiderio della Gloria della Patria e, sinceramente, volgere il pensiero a "Solima" (per chi non lo sapesse : altro nome di Gerusalemme), a me più che altro suscita ribrezzo e schifo, visto che mi riporta alla mente le crudeltà continue perpetrate da Israele ai Palestinesi.....

La principale critica fatta all'Inno di Mameli (ed in questo noto con preoccupazione come i Leghisti siano simili ai No Global) sarebbe comunque il suo contenuto, per alcuni molto "guerriero", ebbene : che male c'è ? Gli altri Inni che cosa contengono ? Facciamo qualche esempio :

Strofa centrale dell'Inno Tedesco :

Germania, Germania, al di sopra di tutto
al di sopra di tutto nel mondo

Strofa centrale dell'Inno Russo :

Russia è il nostro paese sacro,
Russia è la nostra terra amata.
La potente volontà, la grande fama
Sono il tuo patrimonio per tutti i tempi

Strofa dell'Inno Americano :

Dov'è quella compagnia che vanagloriosamente ha giurato
che la devastazione della guerra e la confusione della battaglia
ci avrebbero privato sia della casa che della nazione?
Il loro sangue ha cancellato la contaminazione delle loro sporche impronte.
Nessun rifugio ha potuto salvare il mercenario e schiavo
dal terrore della fuga, o dalle tenebre della morte.
E la bandiera adorna di stelle sventola in trionfo
sulla terra dei liberi e la patria dei coraggiosi

Sarò anche un tipo strano, forse un nostalgico dei tempi in cui l'Italia era la culla della civiltà, ma quando ascolto l'Inno di Mameli mi sento orgoglioso di essere italiano, e voglio quì riportarne le intere parole :

Fratelli d'Italia
L'Italia s'è desta,
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.

Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.

Uniamoci, amiamoci,
l'Unione, e l'amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.

Dall'Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano,
Ogn'uom di Ferruccio
Ha il core, ha la mano,
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.

Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia,
Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò
Non sarà che ai Leghisti non piacciono quei riferimenti continui all'unità, all'amore, all'italia "dall'Alpe a Siclia" ?.................

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