« I nostri programmi sono decisamente rivoluzionari le nostre idee appartengono a quelle che in regime democratico si chiamerebbero "di sinistra"; le nostre istituzioni sono conseguenza diretta dei nostri programmi; il nostro ideale è lo Stato del Lavoro. Su ciò non può esserci dubbio: noi siamo i proletari in lotta, per la vita e per la morte, contro il capitalismo. Siamo i rivoluzionari alla ricerca di un ordine nuovo. Se questo è vero, rivolgersi alla borghesia agitando il pericolo rosso è un assurdo. Lo spauracchio vero, il pericolo autentico, la minaccia contro cui lottiamo senza sosta, viene da destra. A noi non interessa quindi nulla di avere alleata, contro la minaccia del pericolo rosso, la borghesia capitalista: anche nella migliore delle ipotesi non sarebbe che un'alleata infida, che tenterebbe di farci servire i suoi scopi, come ha già fatto più di una volta con un certo successo. Sprecare parole per essa è perfettamente superfluo. Anzi, è dannoso, in quanto ci fa confondere, dagli autentici rivoluzionari di qualsiasi tinta, con gli uomini della reazione di cui usiamo talvolta il linguaggio »

lunedì 18 aprile 2011

Vittorio Arrigoni

Potrà sembrare strano che proprio io scriva parole su Vittorio Arrigoni ucciso, sembra, da una cellula salafita impazzita.     Io ed Arrigoni non potevamo essere ideologicamente più distanti: lui di estrema sinistra, io di estrema destra.   Ciò non toglie che possa provare rispetto per chi, come lui, ha combattuto e combatte per una idea di mondo diverso, come lui anche io non posso che provare pietà e vicinanza per il popolo Palestinese, da anni oppresso ed angariato da un governo che non esito a definire Terrorista: quello Israeliano.

A chi giova l'atroce morte di Arrigoni ?    Ai salafiti ?..... non credo, Ai Palestinesi ?.... non penso proprio, A Israele ?  di sicuro.... e non sarebbe la prima volta che i criminali del Mossad regolano dei conti facendo ricadere la colpa su altri.

Non so se lui apprezzerà queste mie parole, ma da avversario politico ho voluto onorarlo: ha combattuto per una causa giusta e per quella causa, comunque siano andate le cose, è morto....

Ora stà a tutti noi portare avanti le sue idee, stà a tutti noi unirci nel fare pressione sui nostri governanti affinchè finalmente si riconosca Israele per quello che è: uno stato illegale e terrorista a cui l'occidente ha permesso e permette di perpetrare ogni atrocità possibile ed immaginabile.

L'occidente ha condannato a morte la Palestina, e lo stesso Arrigoni può essere ritenuto una vittima dell'indifferenza occidentale: che questa morte cambi finalmente il nostro punto di vista, si appoggino i diritti dei Palestinesi e, finalmente, si metta la museruola ai criminali istraeliani.

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